L’Uefa adotterà il pugno duro contro il razzismo. Tra le nuove misure previste dalla federazione per le società che si renderanno responsabili di atti di razzismo, ci sono la chiusura dapprima parziale e poi totale degli stadi, ma anche la squalifica per almeno dieci turni da comminarsi a giocatori o dirigenti colpevoli di gesti di razzismo.
Il comitato esecutivo dell’UEFA ha approvato le nuove misure contro la discriminazione razziale a Londra, e le norme entreranno in vigore a partire dal 1 giugno 2013. Saranno valide per tutti le partite UEFA, ma l’esecutivo della federazione proporrà che tutti i paesi membri adottino le stesse regole anche per quanto riguarda i campionati nazionali e il presidente della Figc Abete ha reso noto che l’Italia si adeguerà.
Tra le sanzioni previste per atti di razzismo commessi dai tifosi, oltre alla chiusura dello stadio è prevista un’ammenda da 50.000 euro.
Inasprite anche le misure che verranno adottate in caso di ingiurie dei giocatori agli ufficiali di gara: la sanzione passa da due a tre turni, mentre quella per aggressione agli ufficiali di gara passa da dieci a quindici turni. Nel caso in cui una federazione che sia affiliata alla Uefa non agisca in modo adeguato nel punire atti di razzismo commessi negli stadi o altri atti che sviliscano l’essenza del calcio, gli organi disciplinari Uefa avranno la facoltà di agire, con particolare riferimento ad atti di corruzione, doping o combine.
Le decisioni Uefa arrivano all’indomani dei cori contro Mario Balotelli e contro gli altri giocatori di colore del Milan allo stadio di San Siro e allo stadio Olimpico di Roma, in seguito ai quali il giocatore ha dichiarato che al prossimo coro razzista sarebbe uscito dal campo.
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