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Leggi l'articoloSerbia-Albania, rissa e droni in campo: partita sospesa

E al 41′, Atkinson fischiò. Serbia-Albania inizia con mille punti interrogativi, nonostante l’assenza della tifoseria ospite, di fatto la sua presenza era stata vietata per ragioni d’ordine pubblico. Che viene meno quando sul finire del primo tempo, dal cielo, arriva un drone. Con un vessillo: si tratta della bandiera della Grande Albania, con la scritta “Kosovo Autoctono”, e la data del 1912 (rivolta albanese).
Ragioni politiche: il Kosovo è uno stato indipendente, a maggioranza albanese, che però la Serbia continua a considerare suo. Il tecnico serbo vede spiovere il vessillo, lo strappa con violenza e scatena la reazione dei giocatori dell’Albania. E quindi la maxi rissa.
Dagli spalti, sui giocatori ospiti piove di tutto. Entrano in campo anche i tifosi serbi, tra cui quel Bogdanov arrestato qualche anno fa dopo aver di fatto sospendere Italia-Serbia.
Chi avrebbe fatto partire il drone? Dovrebbe trattarsi di Orfi Rama, fratello del capo del governo albanese, Edi. Le autorità lo avrebbero già arrestato.
Intanto, torna la Serie A. Il turno di riposo per gli impegni delle varie Nazionali, conclusisi o meno, è terminato. Di seguito, le sfide della prossima giornata (la settima).
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