Quagliarella contro il suo passato, la Samp va a Napoli
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Non si gioca. Ancora una volta. I giocatori del Parma hanno presentato la richiesta di rinvio della partita, minacciando uno sciopero qualora non fosse stata accolta. La decisione è del presidente della Figc, Tavecchio: “Domani il Parma non gioca, è un fatto grave ma mi assumo la responsabilità di questa scelta. Domenica scorsa è stata rinviata la partita perché i giocatori non volevano giocare a porte chiuse. Non ho voluto mortificarli. Poi non sono stati fatti i passi che avevo auspicato. Nessuno ha presentato i libri in tribunale, quindi non si è aperta una procedura fallimentari e non si è ancora potuto iniziare un esercizio provvisorio per aiutare il Parma”.
Alessandro Lucarelli, il capitano del Parma, aveva manifestato la volontà di scioperare in caso di mancato rinvio: “Non ci sono le condizioni. La Federcalcio dovrà ufficializzare il rinvio, se non succederà faremo sciopero. Andiamo avanti per la nostra strada. Non ci sentiamo tutelati da nessuno. Fino al 6 marzo, quando è prevista l’assemblea, resteremo fermi”.
I calciatori del Parma hanno avuto l’appoggio della Serie A. “Ringraziamo tutti – continua Lucarelli - la colpa non è di Manenti. Ghirardi? Lo invito a tornare. Tra i responsabili c’è anche Leonardi, perché la società la gestiva lui”.
Intanto, proseguono i sequestri: pullman, auto, attrezzature per la palestra, oggi gli spogliatoi. Gli ufficiali giudiziari hanno smontato gli spogliatoi e tutti i mobili contenuti all’interno. Tutto in un furgone.
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