Quagliarella contro il suo passato, la Samp va a Napoli
Leggi l'articoloPirlo si riprende l’azzurro: Conte lo chiama dopo l’infortunio di Bonaventura

E’ 24 giugno. L’Uruguay si è appena imposto sull’Italia. Spogliatoio azzurro ai piedi di Andrea Pirlo (tranne Balotelli, docciato e immediatamente andato sul pullman, prontamente richiamato dai dirigenti). Il centrocampista si sta congedando dalla Nazionale, e dai suoi ultimi compagni, deciso a lasciare la maglia più importante, dopo anni di onorato servizio e un Mondiale vinto nel 2006. Da protagonista.
Dopodiché, il ribaltone. Via sia Prandelli che Abete, dentro Tavechio e, soprattutto, Antonio Conte. Che parla con Pirlo, lo convince a restare nel giro praticamente fino al 2016, puntando all’Europeo. Puntando dunque ad avere uno spogliatoio unito, che remi tutto dalla stessa parte. E Pirlo ne è un ingranaggio fondamentale.
Così, il bresciano accetta. Ma si fa male, e salta praticamente l’inizio della stagione con la Juventus. Poi esordisce titolare contro la Roma. Nel frattempo, Bonaventura si infortuna ed è costretto al forfait. Conte, così, per le sfide contro Azerbaigian e Malta, decide di chiamare Pirlo. Che torna in Nazionale dopo tre mesi.
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